Ogni via di Motto mi
stupisce e mi affascina.
Lo stupore deriva
dal riconoscere nella linea la capacità che lui ha sempre avuto nel trovare una
via di salita anche dove l'occhio, dal basso, non riesce a riconoscere che
compatte placche senza via di uscita. Il fascino invece nasce dalla
consapevolezza di dover affrontare ogni volta itinerari non banali, non
addomesticati dall'uso degli spit, e in cui l'obbligatorio gioca un ruolo
psicologicamente importante.
"Ahi Ahi
Ahi", sulla Parete dei Titani, pur trattandosi di una via di media
montagna non si sottrae a queste caratteristiche.
La prima parte segue
una fuga di placche su roccia fantastica, anche se con scalata un po' monotona,
ma è nella seconda parte, dopo la cengia, invece la via cambia decisamente
registro.
I tiri alti sono
tecnici e impegnativi e richiedono abbastanza decisione, in particolare il 7°
tiro, che per la distanza delle protezioni “obbliga” a non volare assolutamente
su passi di 6a/6a+ piuttosto distanti dallo spit, pena la caduta su numerosi risalti.
Nel complesso è una
via di soddisfazione e impegno.
Per i
ripetitori: a sinistra di “Ahi Ahi Ahi”
è stata aperta una nuova via con fix Australpin, per cui è facile sbagliarsi:
“Ahi Ahi Ahi” parte, alla base della parete, da un facile cengia ascendente da
sinistra verso destra e poi si mantiene sempre alla sinistra di Venus, tranne
che nel 3° tiro in comune con Venus stessa. Per una ripetizione bastano solo
10/12 rinvii, anche perché non si può integrare con nulla. Nel 7° tiro
eventualmente un friend medio può aiutare, ma solo il morale.
Località: Parete dei Titani (Arnouva)
Altitudine: 2100 m
Esposizione: S-SO
Sviluppo: 370 m
Difficoltà: ED- 7a+ max (6b+ obb.)