giovedì 28 giugno 2012

Ahi ahi ahi


Ogni via di Motto mi stupisce e mi affascina.
Lo stupore deriva dal riconoscere nella linea la capacità che lui ha sempre avuto nel trovare una via di salita anche dove l'occhio, dal basso, non riesce a riconoscere che compatte placche senza via di uscita. Il fascino invece nasce dalla consapevolezza di dover affrontare ogni volta itinerari non banali, non addomesticati dall'uso degli spit, e in cui l'obbligatorio gioca un ruolo psicologicamente importante.


"Ahi Ahi Ahi", sulla Parete dei Titani, pur trattandosi di una via di media montagna non si sottrae a queste caratteristiche.

La prima parte segue una fuga di placche su roccia fantastica, anche se con scalata un po' monotona, ma è nella seconda parte, dopo la cengia, invece la via cambia decisamente registro. 





I tiri alti sono tecnici e impegnativi e richiedono abbastanza decisione, in particolare il 7° tiro, che per la distanza delle protezioni “obbliga” a non volare assolutamente su passi di 6a/6a+ piuttosto distanti dallo spit,  pena la caduta su numerosi risalti.

Nel complesso è una via di soddisfazione e impegno.

Per i ripetitori:  a sinistra di “Ahi Ahi Ahi” è stata aperta una nuova via con fix Australpin, per cui è facile sbagliarsi: “Ahi Ahi Ahi” parte, alla base della parete, da un facile cengia ascendente da sinistra verso destra e poi si mantiene sempre alla sinistra di Venus, tranne che nel 3° tiro in comune con Venus stessa. Per una ripetizione bastano solo 10/12 rinvii, anche perché non si può integrare con nulla. Nel 7° tiro eventualmente un friend medio può aiutare, ma solo il morale.

Località: Parete dei Titani (Arnouva)
Altitudine: 2100 m
Esposizione: S-SO
Sviluppo: 370 m
Difficoltà: ED- 7a+ max (6b+ obb.)












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