sabato 25 febbraio 2012

Patrì


"Da me, da solo, solo con l’anima,
con la piccozza d’acciar ceruleo,
su lento, su anelo,
su sempre; spezzandoti, o gelo!

E salgo ancora, da me, facendomi
da me la scala, tacito, assiduo;
nel gelo che spezzo,
scavandomi il fine ed il mezzo."

da "La Picozza" - G. Pascoli
(riportata su una targa che si trova sul sentiero di ritorno da Patrì)
Patrì è una cascata imperdibile. Bella e accessibile si presenta quasi sempre ben formata, inoltre l'esposizione a Nord la rende scalabile fino a tarda stagione. Spesso  però i pregi possono diventare difetti e  l'affollamento su Partì è inevitabile, con tutti i rischi che ne conseguono.
La cascata si trova sulla destra orografica della Valnontey a circa 1 ora e 30 da parcheggio in Cogne. I 3 salti iniziali, abbastanza facili, portano al grande anfiteatro da dove partono gli ultimi tiri: da sinistra a destra, Patrì classica, la direttissima (di rarissima formazione - a dx nella foto a lato) e il candelone di Patrì (a sx nella foto).
Il rientro si fa riscendendo in doppia l'ultimo tiro, e reperendo una traccia che porta nel canale alla destra orografica dell'anfiteatro.


Località: Valnontey - Cogne
Altitudine: 1900 m
Esposizione: N
Sviluppo:300 m
Difficoltà: III/4

sabato 11 febbraio 2012

Candela di Senden

"Le cose non sono mai come sembrano...". 

11 febbraio 2012,
La candela di Senden, dall'apparenza innocua se vista dalla strada, sa sicuramente offrire un ingaggio considerevole. Noi l'abbiamo salita a fine giornata trovandola di difficile chiodatura.. e rimpiangendo di non aver deciso di finire la giornata al bar. La continuità dei primi 25 metri è assoluta e la fa sembrare un "viaggio" ben più lungo del suo reale sviluppo.



Località: Chiusa di Senden - Loc. Lysbalma (Gressoney)
Altitudine: 1750 m
Esposizione: N
Sviluppo: 50 m
Difficoltà: I/5 (nelle condizioni in cui l'abbiamo trovata)

Carpe Diem

 "Bisogna cogliere l'attimo fuggente. Oggi si consolida, dopo pochi giorni si sfascia. E' una struttura spettacolare, dai mille riflessi. Alla base della colata, l'anima potrebbe proporsi alla rinuncia. La sua formazione parrebbe precaria o instabile, ma l'occhio attento riesce a tracciare una linea di salita sicura. Osservarla da lontano induce a fantasticare." 

Carpe Diem, da Diamanti di cristallo - G.C. Grassi & Aldo Cambiolo 
 11 Febbraio 2012,

 Bellissima ed effimera cascata che si forma molto raramente, soprattutto a causa dell’esposizione in completo Sud. Oggi il ghiaccio era abbastanza plastico e quasi sempre abbondante, tranne in alcuni punti dove si presentava vuoto e alveolato. La chiodatura è comunque sempre sicura. L’attacco del secondo tiro gocciola parecchio, anche se la temperatura si è mantenuta costantemente a -7°. Per una ripetizione si consiglia di arrivare prestissimo, in quanto la cascata è al sole già alle 8 del mattino.

Carpe Diem si trova sulla strada che da Champedraz porta a Crestaz. Dopo il 3° tornante si può pacheggiare l'auto in uno spiazzo: la cascata si intravede attraverso gli alberi in direzione Nord. L'accesso è attraverso il bosco in circa 20 minuti.
Lo sviluppo della cascata è di circa 90 metri. Il primo tiro, nelle condizioni in cui l'abbiamo ripetuto, si presenta più semplice, mentre il secondo concentra le sue difficoltà soprattutto nei primi metri. Al termine della cascata è possible rientrare sulla strada seguendo, a sinistra, il profilo del crinale e reperendo una comoda mulattiera, che porta in discesa sulla strada asfaltata, poco più in alto rispetto a dove si è lasciata la macchina.

Località: Champdepraz
Altitudine: 1100 m
Esposizione: S
Sviluppo: 90 m
Difficoltà: II/5